Il Regolamento
Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 63 del 31.12.2020
Il Museo della terra di Latera è un museo civico ad indirizzo demoetnoantropologico istituito dal Comune di Latera con deliberazione di Giunta Comunale n. 36 del 27/06/1991. Il Museo ha sede a Latera (VT) in via dell’Osteria presso la ex Grancia di San Pietro e si riconosce nella definizione di museo elaborata da ICOM, adottata ed integrata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali quale “istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo che acquisisce, conserva, compie ricerche, comunica ed espone le testimonianze materiali e immateriali dell’uomo e del suo ambiente ai fini di educazione, studio e diletto, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica”. Esso orienta in particolare la propria attività al patrimonio culturale materiale, immateriale e paesaggistico del territorio di riferimento.
Il Museo funziona secondo le norme del presente regolamento.
Il Museo della terra di Latera è un museo civico ad indirizzo demoetnoantropologico istituito dal Comune di Latera con deliberazione di Giunta Comunale n. 36 del 27/06/1991. Il Museo ha sede a Latera (VT) in via dell’Osteria presso la ex Grancia di San Pietro e si riconosce nella definizione di museo elaborata da ICOM, adottata ed integrata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali quale “istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo che acquisisce, conserva, compie ricerche, comunica ed espone le testimonianze materiali e immateriali dell’uomo e del suo ambiente ai fini di educazione, studio e diletto, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica”. Esso orienta in particolare la propria attività al patrimonio culturale materiale, immateriale e paesaggistico del territorio di riferimento.
Il Museo funziona secondo le norme del presente regolamento.
ARTICOLO 1
Normativa di riferimento
Il presente Regolamento è strutturato in relazione alla normativa vigente qui di seguito riportata:
– “Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei” emanato nel maggio del 2001 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ex art. 150 del D.L. 112/1998;
– Decreto legislativo n. 42 del 2004 “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” e successive modifiche ed integrazioni;
– Decreto legislativo n. 156 del 2006 “Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 in relazione ai beni culturali”;
– Decreto legislativo n. 113 del 2018 “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale”;
– Legge regionale n. n. 24 del 15 novembre 2019 “Disposizioni in materia di servizi culturali regionali e di valorizzazione culturale”.
Inoltre, esso accoglie:
– la “Carta nazionale delle professioni museali”, promossa dalla Conferenza permanente delle associazioni museali italiane il 24 ottobre 2005;
– il “Codice Etico dell’ICOM per i Musei”, adottato dalla 15a Assemblea Generale dell’ICOM (International Council of Museums) il 4 novembre 1986;
– la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (Faro 2005), sottoscritta dall’Italia nel 2013.
ARTICOLO 2
Sede
Il Museo della terra di Latera è ospitato nei locali della ex Grancia di San Pietro. Parte integrante della superficie museale è costituita dai locali dell’ex Mattatoio prospicienti la Grancia medesima. Fa inoltre parte integrante del Museo l’area all’aperto compresa tra via dell’Osteria, via dei Fienili e via San Sebastiano. Il piano terra del Museo accoglie la collezione Poscia e uno spazio dedicato agli incontri, presentazioni ed alle proiezioni audiovisive. Il piano superiore alla restituzione di documenti audiovisivi sul patrimonio culturale immateriale locale.
La sede è dotata delle indispensabili misure di sicurezza, tra cui un sistema di rilevazione fumi e un sistema antintrusione. È dotata inoltre delle indispensabili misure di parziale abbattimento delle barriere architettoniche, in sintonia con la natura dell’edificio e con i vincoli ai quali esso è sottoposto.
Il Comune di Latera garantisce la nomina di un responsabile della sicurezza. Inoltre, provvede a mantenere la struttura a norma sotto il profilo statico, impiantistico, igienico sanitario, della sicurezza per persone e cose, assicurando un’adeguata custodia dei locali e dei beni, direttamente o mediante affidamento a terzi.
È compito del Comune provvedere, tramite apposita segnaletica, alla adeguata indicazione del luogo dove si trova il Museo e delle modalità di accesso.
L’uso degli spazi del museo può essere concesso a terzi dietro richiesta scritta indirizzata al Sindaco, ma solo per attività che siano compatibili con la conservazione delle strutture, delle opere e dei reperti, con la missione del museo e delle formule di gestione e servizi già avviati.
ARTICOLO 3
Collezioni
Le collezioni del Museo della terra sono di proprietà del Comune di Latera e sono inalienabili.
Tutti gli oggetti all’atto del loro ingresso al Museo vengono opportunamente registrati (cfr. articolo 9) con l’annotazione dei dati essenziali e l’esecuzione di una ripresa digitale in cui il bene sia riconoscibile.
Il deposito o il comodato temporaneo dei materiali presso il museo sono regolati da apposita convenzione da stipularsi tra il Comune e l’Amministrazione o i privati concedenti che ne stabilisca i tempi e le condizioni, secondo quanto previsto dalla vigente normativa.
Gli oggetti donati o consegnati da privati debbono essere segnalati, se necessario, alla competente Soprintendenza o ai Ministeri competenti in termini di convenzioni internazionali.
Le opere e gli oggetti conservati nel museo devono essere assicurati a cura del Comune, per il valore che è indicato per la singola opera o oggetto nelle schede inventariali quando redatte e validate.
Il Museo orienta le attività di gestione delle collezioni alle vigenti normative ed agli standard indicati all’art. 2.
ARTICOLO 4
Finalità, funzioni e missione del Museo
Collocato ai piedi del paese fisicamente e simbolicamente, il Museo della terra di Latera intende porsi come base comune dei lateresi, punto di incontro ove trovarsi, ritrovarsi, conoscere meglio sé e gli altri. Luogo di ricordo e riflessione sul passato e sul presente, per un più consapevole sguardo al futuro. Luogo di raccolta, conservazione e valorizzazione, dunque, ma anche centro in grado di interagire attivamente sul territorio e di confrontarsi in modo critico con le esigenze, le funzioni e gli interessi propri delle realtà di oggi.
Secondo le linee di indirizzo contenute nella definizione di museo riportata alle premesse, il Museo della terra di Latera costituisce un polo di conoscenza, salvaguardia e promozione della realtà territoriale, ivi compreso il patrimonio immateriale, e si pone come elemento di coesione sociale e di educazione. Rappresenta un centro propulsore e un punto di riferimento per attività di documentazione e ricerca scientifica, anche instaurando forme di collaborazione con altri Istituti o Enti preposti. Cura l’aggiornamento delle esposizioni e degli allestimenti e realizza attività dirette alla crescita culturale e civile della comunità dei cittadini; si impegna nella mediazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale della città e del territorio attraverso l’organizzazione di mostre, conferenze, eventi e ogni iniziativa propria della sua funzione di servizio culturale pubblico.
Il museo è promotore di attività e progetti didattici rivolti agli Istituti scolastici. Supporta la formazione di giovani nelle discipline afferenti il proprio ambito scientifico e l’aggiornamento del personale impiegato nella struttura. Il museo infine contribuisce alla promozione turistica del territorio, assicurando una corretta fruizione del patrimonio.
Eventuali mostre temporanee, materiali o virtuali, saranno organizzate nel rispetto della missione e degli indirizzi dati dall’Amministrazione, privilegiando quelle che prospettino un legame con le collezioni esistenti o con i beni culturali e paesaggistici del territorio. Esse non devono compromettere la conservazione delle collezioni esistenti.
ARTICOLO 5
Adesione al Sistema Museale Nazionale, all’Organizzazione Museale Regionale e ad altre reti di servizi culturali
Il Museo della terra di Latera si impegna a mantenere livelli minimi di qualità tali da permettere l’adesione all’Organizzazione Museale della Regione Lazio e al Sistema Museale Nazionale, così come previsto dal citato Decreto Mi.B.A.C.T. n. 113 del 21.02.2018 “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale”. Si impegna inoltre a tener presente gli obiettivi di miglioramento
previsti per potenziare la protezione e la fruizione del patrimonio culturale museale.
Nella convinzione dell’opportunità di condividere risorse e di collaborare con altre istituzioni, il Museo aderisce al Sistema museale del lago di Bolsena (SIMULABO) e al Sistema museale antropologico del Lazio (DEMOS). Inoltre potrà aderire ai Sistemi di servizi culturali riconosciuti
dalla Regione Lazio e/o costituire una rete cittadina di servizi culturali.
ARTICOLO 6
Personale
Il personale minimo del Museo della terra di Latera è costituito dal direttore e dal personale addetto ai servizi di vigilanza e accoglienza.
Tutto il personale del Museo, sia interno che esterno all’amministrazione nonché il personale volontario, è chiamato a riconoscersi nel “Codice etico ICOM per i musei” e deve essere adeguatamente formato. Anche in caso di gestione esternalizzata, il personale è tenuto ad attenersi agli indirizzi dati dal direttore del Museo.
Coerentemente con quanto definito dal Decreto sopra citato, ambito “Personale”, si ritiene che la presenza di specifiche figure professionali nell’organigramma dell’ente titolare costituisca un aspetto essenziale per garantire la corretta gestione del museo e la capacità di definire un efficace progetto culturale. Alcune professionalità museali potranno essere condivise con altri istituti, mediante apposita convenzione e formale attribuzione dell’incarico.
Il direttore scientifico è il custode e l’interprete dell’identità e della missione del Museo, nel rispetto della normativa vigente, nazionale e regionale. Egli è responsabile della gestione del Museo nel suo complesso, nonché dell’attuazione e dello sviluppo del suo progetto culturale e scientifico. È garante dell’attività del Museo nei confronti dell’Amministrazione, dei cittadini e della comunità scientifica.
Il direttore deve possedere adeguato titolo di studio (laurea vecchio ordinamento o laurea specialistica nuovo ordinamento, in settori disciplinari attinenti alla tipologia prevalente del Museo) e un curriculum attestante esperienza maturata nel settore museale.
Per garantire la necessaria continuità alla gestione del Museo il direttore può essere dipendente del Comune di Latera, oppure titolare di un incarico a convenzione.
Per le funzioni del direttore e le mansioni del personale in genere si fa riferimento alla “Carta nazionale delle professioni museali” di ICOM.
Il direttore viene affiancato da: addetti ai servizi educativi, addetti alla custodia e all’accoglienza, da un responsabile delle procedure amministrative ed economiche e finanziarie, da un responsabile della sicurezza.
L’Amministrazione potrà servirsi, in aggiunta al personale di sui al primo capoverso, dell’opera di volontari o associazioni di volontariato operanti nel campo dei beni culturali. Le persone che vorranno prestare la loro opera presso il museo dovranno essere adeguatamente formate e saranno chiamate a riconoscersi nel “Codice etico degli amici e dei volontari dei musei” della Federazione Mondiale degli Amici dei Musei (FMAM).
Nell’ambito della promozione della ricerca e di collaborazioni, su proposta del Direttore, la Giunta Comunale può conferire nell’ambito di collaborazioni a consulenti scientifici il titolo di Curatore del museo o di una sua sezione. Tale incarico può essere conferito per il solo periodo in cui è in vigore la collaborazione e non prevede spese ordinarie per l’ente. Eventuali titoli onorifici quali Curatore Onorario vengono conferiti dal Consiglio Comunale sentito il parere vincolante del Direttore.
ARTICOLO 7
Gestione e funzionamento
Il Museo della terra di Latera può essere gestito in forma diretta, compresa la forma consortile pubblica, o in forma indiretta tramite concessione a terzi, anche in forma congiunta e integrata, secondo quanto disposto dall’art. 115 del Decreto L.gs n. 42/2004. Il suo funzionamento è normato dal presente Regolamento e secondo quanto indicati dalla Carta dei servizi.
In caso di gestione diretta è facoltà dell’Amministrazione di esternalizzare, secondo quanto previsto dalle vigenti normative, i servizi per il pubblico di cui all’art. 117 del D. L.gs n. 42/2004.
Nel caso di affidamento a terzi o di esternalizzazione dei servizi al pubblico l’affidamento dovrà essere per almeno un triennio onde garantire la necessaria continuità e qualità dei servizi offerti oltre che un sufficiente livello di sicurezza.
Il direttore predispone, con piena autonomia, sulla base degli indirizzi delineati dall’ente titolare e dell’individuazione delle risorse disponibili, il programma di funzionamento del Museo, articolato in progetti di cura e incremento delle collezioni, ricerca scientifica, educazione al patrimonio, rapporto con il territorio.
Il Museo assicura l’accesso a tutti i visitatori italiani e stranieri, con particolare attenzione alle fasce sociali più deboli, e promuove la più ampia partecipazione della popolazione locale attraverso iniziative mirate di mediazione e integrazione culturale, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati.
La fruibilità delle collezioni e del progetto culturale del Museo sono garantiti mediante la regolare apertura al pubblico per un numero di ore che può variare in relazione alla stagione estiva o invernale, in modo da tener conto delle esigenze del pubblico e da privilegiare i giorni e gli orari di presumibile maggiore affluenza. Il Museo pubblicizza adeguatamente gli orari di ingresso sul proprio sito web o su quello dell’Istituzione titolare.
L’ingresso al Museo avviene ordinariamente a pagamento. L’Amministrazione stabilisce le tariffe e le eventuali agevolazioni, anche in base alle consuetudini nazionali e internazionali. Per i residenti è previsto l’ingresso a titolo gratuito.
Gli accessi devono essere puntualmente registrati dal personale preposto all’accoglienza, anche se a titolo gratuito.
ARTICOLO 8
Assetto finanziario e ordinamento contabile
Per il proprio funzionamento e per il perseguimento delle proprie finalità il Museo della terra di Latera può utilizzare le seguenti risorse: stanziamenti provenienti dal bilancio del Comune; contributi provenienti da enti pubblici o privati; introiti derivanti dalla vendita di beni (pubblicazioni, foto, cartoline, gadgets, ecc.); introiti derivanti dalla vendita di servizi museali; eventuali sponsorizzazioni; introiti derivanti da attività di crowfunding o altre forme di autofinanziamento; eventuali donazioni o disposizioni testamentarie ed altre elargizioni fatte a qualunque titolo da persone giuridiche o fisiche in favore del Comune con espressa destinazione al
Museo.
Sebbene il Museo, in quanto appartenente ad un ente locale, non abbia autonomia finanziaria e contabile, il direttore dovrà redigere annualmente un documento economico-finanziario che rilevi costi e ricavi e che indichi, come minimo:
– nell’ambito dei ricavi, entrate derivanti da autofinanziamento; da risorse esterne (trasferimenti, contributi, sponsorizzazioni, fondo di dotazione);
– nell’ambito dei costi, spese derivanti: dal funzionamento ordinario; dalla gestione e cura della struttura; dalla gestione e cura delle collezioni; dai servizi al pubblico e dalle attività culturali; dagli investimenti e dallo sviluppo.
I proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso al Museo, introitati dal Comune, sono destinati all’incremento ed alla valorizzazione del patrimonio culturale del Museo, così come previsto dall’art. 110, comma 4 del D. L.gs n. 42/2004.
ARTICOLO 9
Inventariazione e Catalogazione
La presenza di ciascun bene acquisito dal Museo della terra di Latera viene registrata in un apposito registro di ingresso (cfr. art. 3) che contiene dati identificativi di regola non modificabili: n. di ingresso e data, n. inventario patrimoniale e data, n. catalogo ICCD laddove possibile, definizione, materia, misure, re-perimento e/o provenienza, condizione giuridica, tipo di acquisizione, riferimento a foto, disegni, bibliografia.
Il registro viene aggiornato e bollato in caso di nuove acquisizioni. Esso deve garantire l’immediata corrispondenza tra le diverse serie numeriche attribuite ai beni. Al registro di ingresso si affiancano altre liste con la registrazione delle movimentazioni, la collocazione di un oggetto nel Museo e altri dati modificabili.
La direzione del Museo si impegna a redigere schede inventariali di identificazione dei beni. Si impegna inoltre a porsi i seguenti obiettivi:
– catalogare interamente i beni secondo le normative vigenti a livello nazionale, a partire da quelli in esposizione;
– inserire le schede in banche dati consultabili in rete in modo da assicurarne la fruizione;
– ordinare con gli opportuni criteri i magazzini contenenti i beni di proprietà o quelli oggetto di regolare deposito.
ARTICOLO 10
Conservazione e restauro dei materiali
Il Museo della terra si impegna a garantire la conservazione delle collezioni, tanto dal punto di vista della sicurezza dei locali espositivi e dei magazzini, quanto dal punto di vista delle appropriate condizioni di esposizione e di conservazione, secondo quanto previsto nell’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei.
Al fine di identificare i materiali da restaurare, nei limiti delle risorse disponibili, il direttore predispone periodici monitoraggi e piani di intervento in base ai quali il Comune affida i lavori a tecnici qualificati.
ARTICOLO 11
Rinvio
Per quanto non previsto nel presente Regolamento, si fa rinvio alla vigente legislazione in materia.
ARTICOLO 1
Normativa di riferimento
Il presente Regolamento è strutturato in relazione alla normativa vigente qui di seguito riportata:
– “Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei” emanato nel maggio del 2001 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ex art. 150 del D.L. 112/1998;
– Decreto legislativo n. 42 del 2004 “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” e successive modifiche ed integrazioni;
– Decreto legislativo n. 156 del 2006 “Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 in relazione ai beni culturali”;
– Decreto legislativo n. 113 del 2018 “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale”;
– Legge regionale n. n. 24 del 15 novembre 2019 “Disposizioni in materia di servizi culturali regionali e di valorizzazione culturale”.
Inoltre, esso accoglie:
– la “Carta nazionale delle professioni museali”, promossa dalla Conferenza permanente delle associazioni museali italiane il 24 ottobre 2005;
– il “Codice Etico dell’ICOM per i Musei”, adottato dalla 15a Assemblea Generale dell’ICOM (International Council of Museums) il 4 novembre 1986;
– la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (Faro 2005), sottoscritta dall’Italia nel 2013.
ARTICOLO 2
Sede
Il Museo della terra di Latera è ospitato nei locali della ex Grancia di San Pietro. Parte integrante della superficie museale è costituita dai locali dell’ex Mattatoio prospicienti la Grancia medesima. Fa inoltre parte integrante del Museo l’area all’aperto compresa tra via dell’Osteria, via dei Fienili e via San Sebastiano. Il piano terra del Museo accoglie la collezione Poscia e uno spazio dedicato agli incontri, presentazioni ed alle proiezioni audiovisive. Il piano superiore alla restituzione di documenti audiovisivi sul patrimonio culturale immateriale locale.
La sede è dotata delle indispensabili misure di sicurezza, tra cui un sistema di rilevazione fumi e un sistema antintrusione. È dotata inoltre delle indispensabili misure di parziale abbattimento delle barriere architettoniche, in sintonia con la natura dell’edificio e con i vincoli ai quali esso è sottoposto.
Il Comune di Latera garantisce la nomina di un responsabile della sicurezza. Inoltre, provvede a mantenere la struttura a norma sotto il profilo statico, impiantistico, igienico sanitario, della sicurezza per persone e cose, assicurando un’adeguata custodia dei locali e dei beni, direttamente o mediante affidamento a terzi.
È compito del Comune provvedere, tramite apposita segnaletica, alla adeguata indicazione del luogo dove si trova il Museo e delle modalità di accesso.
L’uso degli spazi del museo può essere concesso a terzi dietro richiesta scritta indirizzata al Sindaco, ma solo per attività che siano compatibili con la conservazione delle strutture, delle opere e dei reperti, con la missione del museo e delle formule di gestione e servizi già avviati.
ARTICOLO 3
Collezioni
Le collezioni del Museo della terra sono di proprietà del Comune di Latera e sono inalienabili.
Tutti gli oggetti all’atto del loro ingresso al Museo vengono opportunamente registrati (cfr. articolo 9) con l’annotazione dei dati essenziali e l’esecuzione di una ripresa digitale in cui il bene sia riconoscibile.
Il deposito o il comodato temporaneo dei materiali presso il museo sono regolati da apposita convenzione da stipularsi tra il Comune e l’Amministrazione o i privati concedenti che ne stabilisca i tempi e le condizioni, secondo quanto previsto dalla vigente normativa.
Gli oggetti donati o consegnati da privati debbono essere segnalati, se necessario, alla competente Soprintendenza o ai Ministeri competenti in termini di convenzioni internazionali.
Le opere e gli oggetti conservati nel museo devono essere assicurati a cura del Comune, per il valore che è indicato per la singola opera o oggetto nelle schede inventariali quando redatte e validate.
Il Museo orienta le attività di gestione delle collezioni alle vigenti normative ed agli standard indicati all’art. 2.
ARTICOLO 4
Finalità, funzioni e missione del Museo
Collocato ai piedi del paese fisicamente e simbolicamente, il Museo della terra di Latera intende porsi come base comune dei lateresi, punto di incontro ove trovarsi, ritrovarsi, conoscere meglio sé e gli altri. Luogo di ricordo e riflessione sul passato e sul presente, per un più consapevole sguardo al futuro. Luogo di raccolta, conservazione e valorizzazione, dunque, ma anche centro in grado di interagire attivamente sul territorio e di confrontarsi in modo critico con le esigenze, le funzioni e gli interessi propri delle realtà di oggi.
Secondo le linee di indirizzo contenute nella definizione di museo riportata alle premesse, il Museo della terra di Latera costituisce un polo di conoscenza, salvaguardia e promozione della realtà territoriale, ivi compreso il patrimonio immateriale, e si pone come elemento di coesione sociale e di educazione. Rappresenta un centro propulsore e un punto di riferimento per attività di documentazione e ricerca scientifica, anche instaurando forme di collaborazione con altri Istituti o Enti preposti. Cura l’aggiornamento delle esposizioni e degli allestimenti e realizza attività dirette alla crescita culturale e civile della comunità dei cittadini; si impegna nella mediazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale della città e del territorio attraverso l’organizzazione di mostre, conferenze, eventi e ogni iniziativa propria della sua funzione di servizio culturale pubblico.
Il museo è promotore di attività e progetti didattici rivolti agli Istituti scolastici. Supporta la formazione di giovani nelle discipline afferenti il proprio ambito scientifico e l’aggiornamento del personale impiegato nella struttura. Il museo infine contribuisce alla promozione turistica del territorio, assicurando una corretta fruizione del patrimonio.
Eventuali mostre temporanee, materiali o virtuali, saranno organizzate nel rispetto della missione e degli indirizzi dati dall’Amministrazione, privilegiando quelle che prospettino un legame con le collezioni esistenti o con i beni culturali e paesaggistici del territorio. Esse non devono compromettere la conservazione delle collezioni esistenti.
ARTICOLO 5
Adesione al Sistema Museale Nazionale, all’Organizzazione Museale Regionale e ad altre reti di servizi culturali
Il Museo della terra di Latera si impegna a mantenere livelli minimi di qualità tali da permettere l’adesione all’Organizzazione Museale della Regione Lazio e al Sistema Museale Nazionale, così come previsto dal citato Decreto Mi.B.A.C.T. n. 113 del 21.02.2018 “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale”. Si impegna inoltre a tener presente gli obiettivi di miglioramento
previsti per potenziare la protezione e la fruizione del patrimonio culturale museale.
Nella convinzione dell’opportunità di condividere risorse e di collaborare con altre istituzioni, il Museo aderisce al Sistema museale del lago di Bolsena (SIMULABO) e al Sistema museale antropologico del Lazio (DEMOS). Inoltre potrà aderire ai Sistemi di servizi culturali riconosciuti
dalla Regione Lazio e/o costituire una rete cittadina di servizi culturali.
ARTICOLO 6
Personale
Il personale minimo del Museo della terra di Latera è costituito dal direttore e dal personale addetto ai servizi di vigilanza e accoglienza.
Tutto il personale del Museo, sia interno che esterno all’amministrazione nonché il personale volontario, è chiamato a riconoscersi nel “Codice etico ICOM per i musei” e deve essere adeguatamente formato. Anche in caso di gestione esternalizzata, il personale è tenuto ad attenersi agli indirizzi dati dal direttore del Museo.
Coerentemente con quanto definito dal Decreto sopra citato, ambito “Personale”, si ritiene che la presenza di specifiche figure professionali nell’organigramma dell’ente titolare costituisca un aspetto essenziale per garantire la corretta gestione del museo e la capacità di definire un efficace progetto culturale. Alcune professionalità museali potranno essere condivise con altri istituti, mediante apposita convenzione e formale attribuzione dell’incarico.
Il direttore scientifico è il custode e l’interprete dell’identità e della missione del Museo, nel rispetto della normativa vigente, nazionale e regionale. Egli è responsabile della gestione del Museo nel suo complesso, nonché dell’attuazione e dello sviluppo del suo progetto culturale e scientifico. È garante dell’attività del Museo nei confronti dell’Amministrazione, dei cittadini e della comunità scientifica.
Il direttore deve possedere adeguato titolo di studio (laurea vecchio ordinamento o laurea specialistica nuovo ordinamento, in settori disciplinari attinenti alla tipologia prevalente del Museo) e un curriculum attestante esperienza maturata nel settore museale.
Per garantire la necessaria continuità alla gestione del Museo il direttore può essere dipendente del Comune di Latera, oppure titolare di un incarico a convenzione.
Per le funzioni del direttore e le mansioni del personale in genere si fa riferimento alla “Carta nazionale delle professioni museali” di ICOM.
Il direttore viene affiancato da: addetti ai servizi educativi, addetti alla custodia e all’accoglienza, da un responsabile delle procedure amministrative ed economiche e finanziarie, da un responsabile della sicurezza.
L’Amministrazione potrà servirsi, in aggiunta al personale di sui al primo capoverso, dell’opera di volontari o associazioni di volontariato operanti nel campo dei beni culturali. Le persone che vorranno prestare la loro opera presso il museo dovranno essere adeguatamente formate e saranno chiamate a riconoscersi nel “Codice etico degli amici e dei volontari dei musei” della Federazione Mondiale degli Amici dei Musei (FMAM).
Nell’ambito della promozione della ricerca e di collaborazioni, su proposta del Direttore, la Giunta Comunale può conferire nell’ambito di collaborazioni a consulenti scientifici il titolo di Curatore del museo o di una sua sezione. Tale incarico può essere conferito per il solo periodo in cui è in vigore la collaborazione e non prevede spese ordinarie per l’ente. Eventuali titoli onorifici quali Curatore Onorario vengono conferiti dal Consiglio Comunale sentito il parere vincolante del Direttore.
ARTICOLO 7
Gestione e funzionamento
Il Museo della terra di Latera può essere gestito in forma diretta, compresa la forma consortile pubblica, o in forma indiretta tramite concessione a terzi, anche in forma congiunta e integrata, secondo quanto disposto dall’art. 115 del Decreto L.gs n. 42/2004. Il suo funzionamento è normato dal presente Regolamento e secondo quanto indicati dalla Carta dei servizi.
In caso di gestione diretta è facoltà dell’Amministrazione di esternalizzare, secondo quanto previsto dalle vigenti normative, i servizi per il pubblico di cui all’art. 117 del D. L.gs n. 42/2004.
Nel caso di affidamento a terzi o di esternalizzazione dei servizi al pubblico l’affidamento dovrà essere per almeno un triennio onde garantire la necessaria continuità e qualità dei servizi offerti oltre che un sufficiente livello di sicurezza.
Il direttore predispone, con piena autonomia, sulla base degli indirizzi delineati dall’ente titolare e dell’individuazione delle risorse disponibili, il programma di funzionamento del Museo, articolato in progetti di cura e incremento delle collezioni, ricerca scientifica, educazione al patrimonio, rapporto con il territorio.
Il Museo assicura l’accesso a tutti i visitatori italiani e stranieri, con particolare attenzione alle fasce sociali più deboli, e promuove la più ampia partecipazione della popolazione locale attraverso iniziative mirate di mediazione e integrazione culturale, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati.
La fruibilità delle collezioni e del progetto culturale del Museo sono garantiti mediante la regolare apertura al pubblico per un numero di ore che può variare in relazione alla stagione estiva o invernale, in modo da tener conto delle esigenze del pubblico e da privilegiare i giorni e gli orari di presumibile maggiore affluenza. Il Museo pubblicizza adeguatamente gli orari di ingresso sul proprio sito web o su quello dell’Istituzione titolare.
L’ingresso al Museo avviene ordinariamente a pagamento. L’Amministrazione stabilisce le tariffe e le eventuali agevolazioni, anche in base alle consuetudini nazionali e internazionali. Per i residenti è previsto l’ingresso a titolo gratuito.
Gli accessi devono essere puntualmente registrati dal personale preposto all’accoglienza, anche se a titolo gratuito.
ARTICOLO 8
Assetto finanziario e ordinamento contabile
Per il proprio funzionamento e per il perseguimento delle proprie finalità il Museo della terra di Latera può utilizzare le seguenti risorse: stanziamenti provenienti dal bilancio del Comune; contributi provenienti da enti pubblici o privati; introiti derivanti dalla vendita di beni (pubblicazioni, foto, cartoline, gadgets, ecc.); introiti derivanti dalla vendita di servizi museali; eventuali sponsorizzazioni; introiti derivanti da attività di crowfunding o altre forme di autofinanziamento; eventuali donazioni o disposizioni testamentarie ed altre elargizioni fatte a qualunque titolo da persone giuridiche o fisiche in favore del Comune con espressa destinazione al
Museo.
Sebbene il Museo, in quanto appartenente ad un ente locale, non abbia autonomia finanziaria e contabile, il direttore dovrà redigere annualmente un documento economico-finanziario che rilevi costi e ricavi e che indichi, come minimo:
– nell’ambito dei ricavi, entrate derivanti da autofinanziamento; da risorse esterne (trasferimenti, contributi, sponsorizzazioni, fondo di dotazione);
– nell’ambito dei costi, spese derivanti: dal funzionamento ordinario; dalla gestione e cura della struttura; dalla gestione e cura delle collezioni; dai servizi al pubblico e dalle attività culturali; dagli investimenti e dallo sviluppo.
I proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso al Museo, introitati dal Comune, sono destinati all’incremento ed alla valorizzazione del patrimonio culturale del Museo, così come previsto dall’art. 110, comma 4 del D. L.gs n. 42/2004.
ARTICOLO 9
Inventariazione e Catalogazione
La presenza di ciascun bene acquisito dal Museo della terra di Latera viene registrata in un apposito registro di ingresso (cfr. art. 3) che contiene dati identificativi di regola non modificabili: n. di ingresso e data, n. inventario patrimoniale e data, n. catalogo ICCD laddove possibile, definizione, materia, misure, re-perimento e/o provenienza, condizione giuridica, tipo di acquisizione, riferimento a foto, disegni, bibliografia.
Il registro viene aggiornato e bollato in caso di nuove acquisizioni. Esso deve garantire l’immediata corrispondenza tra le diverse serie numeriche attribuite ai beni. Al registro di ingresso si affiancano altre liste con la registrazione delle movimentazioni, la collocazione di un oggetto nel Museo e altri dati modificabili.
La direzione del Museo si impegna a redigere schede inventariali di identificazione dei beni. Si impegna inoltre a porsi i seguenti obiettivi:
– catalogare interamente i beni secondo le normative vigenti a livello nazionale, a partire da quelli in esposizione;
– inserire le schede in banche dati consultabili in rete in modo da assicurarne la fruizione;
– ordinare con gli opportuni criteri i magazzini contenenti i beni di proprietà o quelli oggetto di regolare deposito.
ARTICOLO 10
Conservazione e restauro dei materiali
Il Museo della terra si impegna a garantire la conservazione delle collezioni, tanto dal punto di vista della sicurezza dei locali espositivi e dei magazzini, quanto dal punto di vista delle appropriate condizioni di esposizione e di conservazione, secondo quanto previsto nell’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei.
Al fine di identificare i materiali da restaurare, nei limiti delle risorse disponibili, il direttore predispone periodici monitoraggi e piani di intervento in base ai quali il Comune affida i lavori a tecnici qualificati.
ARTICOLO 11
Rinvio
Per quanto non previsto nel presente Regolamento, si fa rinvio alla vigente legislazione in materia.